Estrazioni dentarie: che cosa sono
Le estrazioni dentarie rappresentano un intervento di piccola chirurgia, ma necessitano di molta attenzione nell’esecuzione per evitare le seguenti conseguenze:
- Conseguenze immediate: riguardano soprattutto il dolore intraoperatorio e le sequele del post-operatorio con possibile quadro infiammatorio acuto: dolore, gonfiore, arrossamento, ematomi e, raramente, perdita di sangue dalla ferita
- Conseguenze nel tempo: esse sono legate alla fisiopatologia dell’osso, in particolare al fatto che l’osso alveolare, ossia l’osso in cui sono inseriti i denti, è un osso funzionale. Ciò vuol dire che, in assenza dei denti, tale osso tende a riassorbirsi e scomparire, compromettendo la morfologia e la quantità dell’osso residuo. Ciò può rendere più difficoltosa la realizzazione di protesi dentarie, ma, soprattutto, potrebbe rendere molto difficile l’inserimento di un impianto osteointegrato.
Altro aspetto importante nell’ambito della chirurgia estrattiva riguarda l’eventuale presenza di lesioni all’apice della radice dei denti. Possono essere rappresentate da semplici infezioni, da granulomi o da cisti radicolari, ma in ogni caso, esse vanno accuratamente rimosse affinché l’alveolo venga lasciato pulito e privo di elementi patologici e pronto ad accogliere un coagulo sano e forte che conduca a una guarigione pronta e senza complicanze.
In vista di queste complicazioni, la chirurgia estrattiva va eseguita con estrema delicatezza e con la tecnica adeguata a preservare l’osso residuo circostante.
Estrazione dei denti del giudizio: quando è necessaria
Il dente del giudizio (o terzo molare o ottavo dente) è l’ultimo dente a erompere nella cavità orale, generalmente dopo i diciotto anni e, in genere, nei maschi più in ritardo rispetto alle femmine. Gli adolescenti sanno che andranno incontro ai disagi della loro eruzione, che si manifestano con dolore e difficoltà alla deglutizione. In realtà, i problemi spesso non si limitano e non si esauriscono con la fase della loro eruzione in quanto con altissima frequenza accade che essi non riescano a completare il loro tragitto per trovare una posizione giusta nell’arcata dentaria. È come se tutti gli altri denti non lasciassero loro spazio sufficiente in arcata.
Le conseguenze possono essere varie e di diversa gravità e questo caso clinico viene definito disodontiasi del terzo molare. Sarà compito del medico valutare con attenzione la necessità o meno di estrarli in rapporto a costi e benefici. In molti casi la necessità di estrarli è assoluta per via dei forti rischi di aggravamento della situazione e di compromissione delle strutture vicine.
Un’altra considerazione che può consigliare di estrarre i denti del giudizio è relativa alle necessità di trovare spazio in arcata per gli spostamenti dei denti nelle terapie ortodontiche. Anche in questo caso sarà lo specialista a valutare con attenzione il rapporto tra costi e benefici.
L’intervento di estrazione dei denti del giudizio
L’estrazione dei denti del giudizio comporta un intervento che può presentare aspetti anche di notevole difficoltà in dipendenza dalle condizioni locali.
Grazie alle moderne tecniche di indagine radiologica come la CBCT (tomografia computerizzata) è oggi molto più facile analizzare le condizioni locali e ridurre al minimo i rischi. Analoghe considerazioni possono essere fatte per quanto riguarda altri denti che non riescono a erompere in cavità orale. Tipicamente i denti più soggetti a questa patologia sono i canini superiori che danno origine al quadro clinico del canino incluso.
Gli interventi di chirurgia pre-protesica sono diventati meno importanti negli anni recenti per via dell’avvento dell’implantologia che ha ridotto notevolmente la necessità di intervenire sull’osso per evitare o ridurre i classici problemi delle dentiere nei pazienti edentuli. Tuttavia, in caso di necessità o di esigenze particolari lo specialista sarà sempre in grado di affrontare tali necessità.
Tutte le informazioni hanno lo scopo di rendere partecipe ogni persona in modo consapevole, attivo e sicuro sui processi di diagnosi e cura.